Proposta nuovo punteggio volley, ci mancava solo questa!

girando ancora nel web, mi sono imbattuto in un articolo, ripreso anche in molti altri siti, che tratta di una proposta di modifica al regolamento. proposta lanciata da una squadra polacca e, pare, supportato dalla stessa federazione polacca.

[NdA: pare che oramai non si possa più commentare un articolo sul web se non si possiede un account facebook o twitter... boh. Lo commento qui]


quale sarebbe questa proposta?

portare le gare al meglio dei 9 set (vince chi arriva a 5).

i set terminerebbero a 15 anziché a 25, mentre, in caso di parità a 14, il set terminerebbe comunque a 16 (NdA: a che pro scorrere a 16 e poi stop, in caso di 14 pari? tantovale dire che i set terminano comunque e direttamente a 15!).

come mio solito, per pura comodità, inserirò i miei commenti all'interno del testo stesso:

Volley, arriverà un nuovo sistema di punteggio?

  C’era il tempo del cambiopalla: i punti si facevano solo sul proprio servizio e chi arrivava per primo a 15 vinceva un set, tre set garantivano l’incontro.

  Poi è arrivato il tanto spettacolare rally point system per esigenze televisive: 25 punti per aggiudicarsi un parziale, ogni azione garantisce un punto, e la vittoria di tre set porta il successo dell’incontro.

  E ora l’idea del club polacco PGE Skra Belchatow di testare un nuovo sistema di conteggio punti: si giocano nove set, tutti a 15 punti (come se fossero dei tie break), e in caso di arrivo a quindici pari si porterà a casa il gioco chi farà il sedicesimo punto. Ovviamente per portarsi a casa l’incontro servirà vincere cinque set.

In questo modo ci sarebbe più spazio per inserire spot pubblicitari e si avrebbero più introiti. Ma la pallavolo verrebbe snaturata, inutile nascondersi. 

L’idea non è ancora allo studio di CEV e FIVB, ma la vedremo prestissimo all’opera. Il 16 dicembre ci sarà un’esibizione..tra il PGE Skra e la nazionale polacca..

Fautore e favorevole a questo esperimento il presidente della federazione polacca Miroslaw Przedpelski.

qui c'è poco da commentare, se non ribadire il mio personalissimo dubbio che il RPS si possa definire "spettacolare"

posso però eccepire che non è aumentando il numero dei set giocati, che si "snatura" la pallavolo. non almeno quanto lo sia stato il passaggio dal Cambio-Palla al RPS o l'immissione del ruolo di Libero.

non capisco, però, come si possa esaltare un sistema di punteggio (il RPS) che prevede che una gara possa terminare su una banalissima battuta sbagliata di una squadra in piena rimonta, quando, vi ricordo, il sistema del Cambio-Palla prevedeva la vittoria di una squadra a seguito di un odierno PuntoBreak (cioè quello derivato generalmente dalla cosiddetta "azione spettacolare")!

volley - nota personale

ciò che ritengo più opportuno e utile commentare al fine di un'analisi critica dell'eventuale inserimento di questa regola, è l'articolo correlato che ho trovato e che riporto qui di seguito

 

NB: ho capito benissimo che la cosa è solamente "una proposta", ma sono preoccupato perché la FIVB, dal '97 in poi, non ha fatto altro che dimostrare di considerare la pallavolo "lo sport più noioso del mondo"...

temo che possa decidere di prenderlo in considerazione!

Cosa cambierebbe giocare nove set a 15?

   Tanti hanno detto che un incontro con queste regole durerebbe molto più di adesso. Questo vale soprattutto per gli incontri molto combattuti. Oggi un match tirato al tie break necessita di circa 130 minuti: contando che per ogni set si giocano come minimo una media di 45 punti fanno circa 200 scambi totali. Il nuovo conteggio implicherebbe, invece, una media molto plausibile di 27-28 punti a set che moltiplicati per nove darebbero una cinquantina di scambi in più a partita. Il problema rimarrebbe anche per gli incontri di breve durata: un 3-0 da 130 punti totali è ben diverso da un 5-0 dominato.
   La rivoluzione principale riguarderebbe il doppio vantaggio. Ad oggi sono necessarie due lunghezze di margine sull’avversario per aggiudicarsi un set. Col nuovo sistema non sarebbe più così: il primo che arriva a 15 punti vince (in caso di 15-15 conquista il gioco che segna il sedicesimo punto). Quindi si eliminerebbero le lunghissime trafile di set point annullati, di incontri ribaltati, non si rischierebbe più di arrivare a fantasmagorici punteggi oltre i 30. Il fascino del “chi schiaccia palla a terra per primo vince”, quel bisogno primordiale che da bambini avevamo nella “ultima azione” è qualcosa di insuperabile: lo spettacolo e la combattività che si avrebbe sul 15 pari possiamo solo immaginarlo. Certo verrebbe snaturata una delle regole principali della pallavolo: quella che prevede il break obbligatorio.

premetto:

- non sono molto convinto della bontà delle previsioni che hai fatto sul punteggio totale medio per set (non credo che sarà di 27-28 punti, bensì di 25-26... ma fa poca differenza)

- in passato è già capitato l'aver rinunciato al concetto del "doppio vantaggio" (col cambio palla i set terminavano comunque a 17)

i problemi legati a quel tipo di punteggio, semmai, sono altri. e cioè:

i difetti del punteggio del Really Point System:

- noiosità della gara quando i parziali sono favorevoli ad una squadra (superato un certo distacco, è oramai difficilissimo poter pensare di recuperare il set)

- il limite di punteggio massimo a 16 creerebbe la stessa situazione verificatasi nella finale olimpionica del '92 (a che pro, poi, mettere 16 come punteggio non superabile? tantovaleva lasciarlo a 15!)

uniti a quelli del vecchio sistema del Cambio Palla con termine set a 15:

- durata gara

ri-esaminarli qui sarebbe problematico, per cui ti invito a leggere (e commentare) gli articoli scritti nel forum "per chi non ci sta" di questo sito.

set senza 'vantaggi'?

da parte mia, posso dire che non ci vidi nulla di "spettacolare" nell'Italia di Velasco che perse al tie-break 17-16 la finale olimpionica ["anticipata"] del '92, tutt'altro (infatti la FIVB corse immediatamente ai ripari ristabilendo i 'vantaggi' ad oltranza proprio ed unicamente nel 5° set, quello col RPS)!

..ma badate bene, il:

"non ci ho visto nulla di spettacolare nel 17-16",

non l'ho detto perché fu l'Italia a perdere, ma perché non ritengo possibile che un unico punto del set di 'spareggio' possa decidere una gara, altrimenti, tantovale che l'ultimo set si giochi a chi arriva per primo a... 1-0!

ricordiamoci che "da bambini", in nessun gioco, nella citata "ultima azione", esisteva un vero e proprio vantaggio consegnato nelle mani di una squadra.

a pallavolo, col RPS, il vantaggio (e grosso!) ci sarebbe e sarebbe dato dal chi non fosse in servizio!

non a caso le squadre di alto livello, al sorteggio, scelgono la ricezione anziché il servizio o il 'campo':

nessuna di quelle squadre, in caso di 15 pari al 9° set (ma anche negli altri), vorrebbe ritrovarsi in servizio!

viceversa, non vorrebbero ritrovarsi in ricezione le squadre dei campionati di basso livello.

   Passiamo alle noti dolenti, soprattutto dal punto di vista tecnico e psicologico. Una squadra sotto 3-0 e 4-0 che motivazioni avrebbe nel proseguo dell’incontro? Sa già che è praticamente impossibile rimontare una china del genere, molto più ardua di un 2-0 odierno dove, conquistando un set, si rimette poi tutto in discussione. Ne calerebbe lo spettacolo e l’interesse agonistico. Certo a quel punto si potrebbero provare alcuni cambi e alcuni nuovi schemi, ma crediamo che per questo ci siano già altre sedi opportune.

mi spiace, ma su questo punto sono in completo disaccordo.

Prima di tutto, dal punto di vista dell'approccio psicologico, bisogna fare una considerazione sul punteggio gara prima che sul punteggio set.
cosa voglio dire?

che è inutile preoccuparsi dell'effetto psicologico che ha un punteggio set di 0-2 su un atleta, quando oggi, col RPS, è il punteggio stesso che ti affossa psicologicamente nel momento in cui il tuo avversario prende 4-5 punti di vantaggio!

col CP, invece, anche sul 14-0 sapevi che, per quanto microscopica, avevi comunque una possibilità di recupero!

Poi, ritengo sia psicologicamente più pesante uno 0-2 oggi, di un eventuale 0-3 nel caso di 9 set.

infatti oggi ti puoi ritrovare sotto 0-2, anche a seguito di due tiratissimi set, in cui solo un paio di circostanze avrebbero consegnato quelle due vittorie ad una stessa squadra.

pensare di riuscire a ribaltare uno svantaggio di 2 set contro una squadra che ha dimostrato di essere al tuo pari, dal punto di vista psicologico è veramente difficile (vuol dire doverne vincere tre consecutivi!).

Lo 0-3 in una gara al meglio dei 9, sarebbe già più accettabile dal punto di vista psicologico, perché ammetterebbe ancora il poter perdere un set durante la rimonta e sorpasso. 

sullo 0-4, che sarebbe davvero difficile rimontare, posso concordare, ma quando ti ritrovassi sullo 0-4, credo sia più che ovvio chi sia in quel caso la squadra più forte. a quel punto giocando senza paura e pressioni per il risultato finale, potresti pure arrivare a vincere un paio di set.

   E nella pallavolo moderna che richiede molti (forse troppi incontri), in cui si gioca ogni tre giorni (basti guardare Trento in questo inizio stagione, che riposerà per la prima volta solo settimana prossima), sobbarcarsi qualcosa in più sarebbe logorante dal punto di vista fisico e ci sarebbe anche un rischio maggiore di infortuni (calcio docet).

questo argomento te lo quoto in pieno!

   La rivoluzione del rally point ha portato i benefici sperati perché ha garantito maggior visibilità e comprensione (chi segna fa punto, senza guardare se si aveva il servizio o meno)...

sarà pure vero che il RPS ha portato "maggior comprensione" del punteggio nel pubblico, ma eviterei di prendere questo argomento come "motivo di maggior visibilità" secondo la FIVB:

due anni prima ('97) della rivoluzione del punteggio ('99), ti ricordo che la FIVB inserì il Libero!

...e NB: evito di citarti le nuove regole sull'invasione perché non credo esista un'unica persona, che non giochi a pallavolo, che abbia capito come funzionino!

...oltre ad accorciare gli incontri.

il Really Point System non ha accorciato gli incontri!

L’interesse televisivo è aumentato e i risultati sono arrivati. Con questo sistema sarà difficile.

non lo credo assolutamente:

l'interesse televisivo per la pallavolo è diminuito, se confrontato con le programmazioni pre-RPS.

e le presenze nelle palestre lo sta tragicamente a confermare!

se oggi la pallavolo è più trasmessa rispetto agli anni '90, è perché oggi esistono Sky & Premium (canali a pagamento) e il digitale terrestre (infiniti canali sportivi gratuiti).

questo, però, non si traduce necessariamente nel fatto che la pallavolo sia più seguita, ma solamente che quei canali sportivi devono riempire i propri palinsesti, anche a costo di ottenere uno share dello 0%... e quando quei canali televisivi si accorgeranno che la pallavolo ha uno share molto vicino a quello 0% citato (salvo in casi eccezionali), per la pallavolo di ogni livello sarà la fine!

Unica cosa positiva? Le pause tra i set ovviamente aumenterebbero e quindi i broadcaster avrebbero più spazi pubblicitari da offrire ai propri clienti per la pubblicità… Come sempre: money, money, money…

ti quoto il sarcasmo sul 'dio denaro' (sperando lo fosse), dato che non credo si possano trovare di questi tempi "più clienti per la pubblicità"

   Il 16 dicembre passi: per l’Unicef questo e altro. Anzi ben vengano altre esibizioni con questo sistema se si tratta di beneficienza. Ma non diventi la regola di competizioni ufficiali.

Lo chiede la pallavolo, lo chiedono i giocatori, lo chiedono i tifosi.

stefano.villa@olimpiazzurra.com

bah... sai che alla fine potrebbe essere meglio dell'odieno RPS?

per quel che mi riguarda, quello che chiedo è il ritorno alle regole del '95 (in primis il Cambio-Palla e l'abolizione del Libero), con un paio di correzioni mai utilizzate:

- una, sul modo di giudicare il fallo di doppia (oggi, come ieri, troppo soggettivo)

- l'altra, sulla riga dei 3 metri (la porterei a 4 metri, al minimo 3,5)

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Commenti: 2
  • #1

    loewnzo (venerdì, 31 luglio 2015 17:42)

    essendo nel mondo del volley , soprattutto giovanile, da trent'anni più che del sistema di punteggio cercherei di portare giovani in palestra .
    Il settore maschile è morto da anni e i risultati della Naziobale sono l'immagine più evidente.
    Il settore femminile è in discesa sia come quantità che qualità.
    A mio avviso prima di inventare nuove regole sarebbe meglio cambiare uomini, ridare fiato alle Società, sburocratizzare il sistema, abbassare le tasse , aprire palestre e impianti sportivi a costi accettabili.
    le società di serie A e B vivono e muoiono da sole, ma tutto il sistema , e sono le migliaia di Associazioni Sportive Dilettantistiche Provinciali e Regionali di questo Paese viene aiutato sostenuto da qualcuno ?
    Credo che la situazione di cultura sportiva del Paese sia bassa .
    scusa grazie

  • #2

    Roberto (sabato, 01 agosto 2015 21:51)

    Ciao Lorenzo,
    e grazie per il tuo intervento.
    Hai riassunto questo mio sito in una decina di righe :)

    Ed ora che Berruto ha dato le dimissioni da CT, cioè l'unico che ultimamente abbia cercato (e trovato) delle soluzioni per rimettere in moto la pallavolo giovanile italiana, ci servirà un miracolo..........