sottotitolo: La Pallavolo: uno sport di squadra, originale.
dal web: «...è uno degli sport più diffusi al mondo. Praticato...su di un campo rettangolare diviso da una rete e delimitato da linee...è uno sport in cui si rendono necessarie prestanza fisica, agilità e prontezza di riflessi. L'effetto è spettacolare con scambi rapidi, cambi di fronte e movimentati recuperi.
Lo scopo del gioco è di colpire un..??????..facendolo passare sopra la rete in modo che l'avversario non riesca a rispedirlo indietro prima che tocchi terra e al contempo facendo sì che non atterri al di fuori dei limiti del campo. Ogni volta che si ottiene ciò, la squadra guadagna un punto. La prima squadra che ottiene 21 punti (sul 20 pari si può proseguire finché non si hanno 2 punti di vantaggio) vince un set.
...Il vincitore dell'incontro è il primo a vincere più della metà dei set (ovvero a vincerne 2 su 3, o 3 su 5...).
Durante il gioco si possono usare svariati tipi di colpi;...il colpo risolutore...è la schiacciata, che viene eseguita molte volte con il salto; è il colpo più veloce del gioco...»
Storia della Pallavolo:
«La Pallavolo...è stata inventata a "tavolino" negli Stati Uniti, alla fine del diciannovesimo secolo da WilliamC.Morgan insegnante di educazione fisica presso l'Università di Hollyocu, nel Massachusset. Lo scopo del suo inventore era quello di tener allenati, durante il periodo invernale, i giocatori di baseball e di rugby. [...] Morgan allora volle inventare...un gioco del tutto nuovo ispirandosi al tennis, ma invece di usare le racchette venivano usate le mani. Lo chiamò Volley-Ball. Utilizzò la stessa rete del tennis portandola a due metri dal suolo, naturalmente stabilì che la palla doveva essere presa con le mani e diede la possibilità di giocare a tutti purché divisi in due squadre di uguali componenti.
Le dimensioni del campo erano molto simili a quelle del campo di tennis cioè 10 metri e mezzo di larghezza e 18 metri e 30 centimetri di lunghezza [...].
Il gioco consisteva nell'inviare il pallone, col solo uso delle mani, nel campo avversario tramite una battuta che doveva essere effettuata dietro la linea di fondo e c'era la possibilità di commettere un errore perché erano consentiti due tentativi di servizio come nel tennis e la battuta era considerata buona se cadeva oltre i tre metri dalla rete, inoltre il pallone non doveva assolutamente toccare la rete durante il gioco e il numero di tocchi era illimitato. Gli incontri venivano giocati in sets e la durata di ogni set dipendeva dal numero dei servizi corrispondenti al numero dei giocatori. In un secondo momento, per contenere la durata degli incontri si decise di chiudere il set a 21 punti, cioè chi arrivava prima a 21 punti vinceva il set. Verso il 1917 il set veniva giocato a distanza di 15 punti e [...]. Nel 1918 il numero di giocatori per squadra è stato limitato a sei, e nel 1922 il numero massimo di contatti autorizzati con la palla è stato fissato a tre. ..» [fonte FIVB]
Qual è la peculiarità della Pallavolo? (o forse oggi è meglio dire "era")
Dov'è che “l'inventore della pallavolo” volle sancire quel tocco di originalità per questo sport, intendendo distinguerlo da ogni altro sport similare (singolo o di squadra) già esistente (badminton, tennis, pallapugno, pallarilanciata...)?
Proviamo a ricercarlo in quello che era (ed in parte lo è tutt'oggi) il Regolamento originale (1964 esordio olimpico) e confrontiamolo con le sue mille modificazioni durante i suoi (pochi) anni di vita.
evoluzione (sfoltita) regolamentare:
1964 |
La pallavolo
esordisce
ufficialmente a Tokio nei Giochi Olimpici; |
1976 |
adozione di due modifiche alle regole di
gioco: |
1984 |
Modifiche
importanti alle regole di
gioco: |
1988 |
Vengono introdotte due importanti modifiche alle regole di gioco, al
fine di contenere la durata degli incontri entro un certo limite: |
1990 |
La FIVB introduce qualche correttivo alle regole di
gioco: |
1992 |
Il Congresso mondiale stabilisce alcune modifiche alle regole di
gioco: |
1994 |
La FIBV apporta alcune modifiche
regolamentari: |
1997 |
entrano in vigore le seguenti modifiche
regolamentari: |
1998 |
adottato a tutti i livelli il giocatore "Libero" |
1999 |
Dalla stagione 1999/2000, in tutti i campionati di qualsiasi serie e
categoria viene adottato
il nuovo sistema di
gioco Rally Point System:
2) cambia anche il sistema di punteggio di classifica (in caso di 5° set, i tre punti in palio vengono suddivisi tra
le due squadre). 3) il tocco della rete da parte della palla dopo la battuta non è più considerato fallo (net buono) 4) l’allenatore può dare istruzioni di gioco agli atleti stando in piedi. |
NdA ??_ |
Viene abolito il cosiddetto 'primo tentativo di servizio', portando a 8” il tempo massimo dell'unico rimasto a disposizione |
2008 |
viene rivoluzionato il fallo di
invasione: - non sia stato toccato il nastro superiore della rete o le antenne |
NdA: ho voluto considerare come punto di partenza l'anno '64 in quanto anno di esordio olimpico. Evidenziati in Giallo gli anni 'rivoluzionari'.
la Pallavolo (almeno quella pre '98-99) si basa su alcune norme, fondamentali nei concetti:
- la prima, prevede che ogni giocatore occupi la propria posizione in campo nel momento del tocco della palla durante il servizio (fallo di posizione)
essa esprime il principio per cui tutta la squadra, una volta che abbia conquistato il servizio, debba ruotare, quindi tutti i giocatori devono stare nell'arco della gara sia 'avanti' che 'dietro'.
- la seconda, prevede che un giocatore di seconda linea non possa andare a murare o, dopo aver pestato la zona d'attacco, indirizzare un pallone nel campo avverso quando esso sia ancora completamente sopra l'altezza della rete (fallo di seconda linea)
essa esprime il concetto per cui gli attaccanti principali possono essere solo i giocatori 'avanti' (oggi, in pratica, limita solamente il numero dei giocatori che possono murare)
- la terza, il pallone in servizio non può toccare la rete (cancellate quel "non"!)
esprimeva il principio che la palla battuta non poteva subire variazioni indotte di traiettoria (NdA: se proprio non si vuol tornare al pre '00, non sarebbe meglio rimettere la regola tipo il net a tennis o ping-pong, cioè la ripetizione di una battuta in caso di net?)
- la quarta, in ogni set l'allenatore dispone di 6 sostituzioni, col criterio di reciprocità: se B entra per A, solo A potrà rientrare per B. inoltre, nonostante altri 4 cambi disponibili, a quel punto B non potrà più rientrare in campo per quel set.
la seconda parte della norma esprime un concetto molto chiaro:
nella pallavolo NON si può aggirare la regola della rotazione della squadra (alternando tra loro A e B quando l'uno passi 'avanti' e l'altro 'dietro'). Così, ogni giocatore deve giocare almeno in due zone (una 'avanti' e una 'dietro') durante la partita, per cui non può esistere un giocatore prettamente d'attacco ed uno prettamente di difesa!
- la quinta, il pallone deve essere giocato nettamente, quindi senza trattenerlo o toccarlo più volte consecutive (il principio è eloquente da sé)
- la sesta, il Cambio-Palla. Con sé portava solo il principio della
conquista del punto: occorreva ribadire di esserselo meritato!
quest'ultima, unita alla possibilità di passare il pallone ad un proprio compagno di squadra, era la peculiarità della pallavolo.
da notare che questa peculiarità faceva sì che ogni set terminasse a seguito di una azione break, cioè il tipo di azione considerata più spettacolare!
a parte la terza (net in servizio) e la sesta norma (cambio-palla), le altre fanno parte tutt'oggi del regolamento di gioco.
eppure.......
..eppure, nonostante il concetto molto chiaro della quarta e della quinta norma:
- oggi ('12) non esiste più il fallo sul primo tocco di palla (ma spessissimo, qui sta il tragico, neanche sugli altri due tocchi!)
- esiste il Libero.
Com'è facilmente estrapolabile dalla tabella delle modifiche delle regole di gioco, fino all'anno 1997 le varie correzioni apportatevi erano per lo più dettate dal dover regolamentare quelle nuove situazioni che uscivano dalla naturale evoluzione del gioco, oppure ('88) al cercare di dare almeno il limite di punteggio (ai danni dell'Italia olimpica di Velasco e corretto solo nel '92) ad uno sport che, comunque, non prevede tutt'oggi limiti di tempo.
Dal 1999 in poi, invece, i cambiamenti di regole rincorrono il motivo del 'dover correggere' gli errori di sottovalutazione delle modifiche precedenti (in primis: eliminazione del fallo su primo tocco e Libero), apportando a cascata continue ed innumerevoli modifiche regolamentari sostanziali che tornavano a modifare situazioni di gioco cambiate a volte solo pochi giorni prima.
cosa comporta, il Libero, di così tragico concettualmente?
il Libero, da solo, stravolge la prima, la seconda e la quarta norma sopraelencate, facendo sì che nella pallavolo "moderna" si sia arrivati a specializzare non tanto un unico giocatore difensivo, quanto (purtroppo questo è il grave) ben due giocatori d'attacco: i 2 centrali!
nella "Pallavolo Moderna", infatti, abbiamo due giocatori che, una volta arrivati in servizio e perso il punto, escono per rientrare solamente 'avanti'!
NB: una sorta di giochino del genere è da sempre esistito, eh!
nella "vecchia" pallavolo, infatti, esisteva un ruolo ufficioso chiamato Jolly.
il Jolly era quel giocatore, generalmente non molto alto, ma molto tecnico, che doveva essere SEMPRE pronto ad entrare (in genere faceva il cosiddetto 'giro dietro') al posto di chiunque (e che
per questo in genere non giocava mai in quanto l'allenatore doveva tenerselo 'caro' a causa della seconda parte della quarta norma -sostituzioni dei giocatori-.. NdA: chissà chi mi ricorda..)
Così, in barba ai princìpi della Pallavolo, oggi tra i 7 giocatori titolari ce ne ritroviamo ben TRE specializzati nell'occupare solamente un'unica posizione in campo.
domanda:
ma allora perché non abolire direttamente la rotazione delle squadra ed il Libero (tornando alle origini preolimpiche) lasciando ad ogni giocatore un'unica zona di competenza (come è in tutti gli altri sport)?
volevamo<=== leggi FIVB invece dare la possibilità ai Jolly di giocare?
nulla di più facile!
sarebbe bastato ufficializzarli:
restando entro le 6 o "TOT nuove" massime sostituzioni per set, si poteva abolire la seconda parte della norma sulla reciprocità della sostituzione, quella cioè che impedisce a B di rientrare in campo per A una seconda e terza volta nello stesso set!
non solo si sarebbe ottenuto una sorta di Libero, ma egli avrebbe comunque potuto attaccare da seconda linea e, soprattutto, gli allenatori avrebbero avuto un'arma tattica (e non come oggi: fisica) in più da utilizzare, dovendo essi valutare:
-quanto durerà il set? ...utilizzo il/i Jolly da subito, rischiando di non poterlo/i più utilizzare a fine set; o comincio da metà, quando però è possibile che la squadra avversaria sia già molto avanti?.........
alla fine non ci voleva molto.
W la FIVB!!!!!
ma per tornare all'argomento "originalità" accennata nel sottotitolo di questo articolo, oramai alla pallavolo è rimasta solamente una cosa originale:
è l'unico sport che possa vantarsi di aver ricercato ed ottenuto nel tempo una regressione tecnica, unita al record di modifiche regolamentari, sia totali che relative!
..........ah, dimenticavo, sempre riguardo la sesta norma (originalità di uno sport): il testo in blu riportato ad inizio articolo, si riferisce al Badminton ("..??????.." = volano)...
non vi eravate mica confusi, vero!?...
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Paolo (martedì, 01 settembre 2015 22:45)
Concordo nella maniera più assoluta.