"spingi su quel pallone più alto che puoi!!!"
"passa la palla più precisa!!!"
sono due dei rimproveri più classici rivolti dagli allenatori ai propri atleti alle prime esperienze...
"fai l'alzatrice, non la bassatrice"
"il tuo ruolo si chiama palleggiatrice, non bagheratrice"
sono invece i miei due 'mantra' che non mi stanco mai di ricordare alle mie allieve che si approcciano a questo ruolo
quindi, "fare l'alzatore", vuol dire "passare la palla più alta possibile" ad un attaccante?
assolutamente no.
La palla alzata non deve né essere "passata", né essere "alta senza un criterio"
Agli inizi del loro percorso, gli allenatori chiedono alle proprie atlete di "spingere più in alto possibile" la palla, in quanto la forza di una bambina alle prime armi sarà limitata e le occorrerà tutta la propria forza e tecnica per ottenere dal proprio palleggio una palla con parabola abbastanza alta per dar modo all'attaccante di prendere il tempo (timing) ed arrivare a schiacciarla.
Man mano che l'esperienza sale, si arriverà al punto in cui l'allenatore vieterà di spingere la palla oltre una certa altezza, proprio per evitare:
- da una parte, che l'attaccante entri in difficoltà a prenderne il tempo di salto (problema tecnico),
- dall'altra, che, in gioco, l'attaccante possa ritrovarsi ad attaccare sempre contro un muro ben piazzato (problema tattico)
Il palleggio d'alzata non è altro che il vertice della triangolazione d'attacco, e quindi è la ricerca di una traiettoria che metta in grado il proprio attaccante di ottenere il miglior attacco possibile, magari riuscendo pure a smarcarlo dal muro...
sì, sì, lo so.. detta così sembra facile.....
La tecnica di alzata che preferisco è quella del "piede perno" o "pivot":
da parte mia, io preferisco insegnare che il piede destro deve essere orientato verso zona 4, potendo così contare, durante la rotazione, su un riferimento preciso in caso di alzata frontale e non limitando la rotazione sul ginocchio
(post ancora in costruzione)
lascio il post 'aperto' qualora vogliate già inserire le vostre esperienze:
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