PALLAVOLO = palla al volo

Sembra scontato, ma questo nome riassume bene i princìpi su cui poggia questo sport:

1. la palla deve rimbalzare, non può essere trattenuta o trasportata
2. la palla non può toccare terra (o qualsiasi altra cosa che non sia un giocatore o la parte della rete che divide i due campi)

1) Ognuno al proprio posto!

Sul colpo del servizio ogni atleta in campo deve trovarsi all'interno della propria zona. Per effettuare questo controllo...

N.B.: questa regola è valida soltanto nell'attimo in cui il battitore colpisce la palla; dopo il colpo cessa di esistere.

[APPROFONDISCI L'ARGOMENTO]

2) Differenziazione tra giocatori di I^ e II^ linea

Dopo aver verificato che il punto precedente sia stato rispettato, l’arbitro memorizzerà gli atleti in I^ linea (zone 2, 3 e 4), poiché la differenziazione tra giocatori di I^ e di II^ linea resta per tutta la durata...

[APPROFONDISCI L'ARGOMENTO]

3) Non danneggiare lo sviluppo del gioco avversario

A) non è possibile ostruire agli avversari la vista del...

B) non è possibile ostacolare la costruzione del gioco avversario, quando la palla è ancora...

[APPROFONDISCI L'ARGOMENTO]

qualsiasi schema di ricezione deve tener presente la prima norma fondamentale della pallavolo

   I fondamentali di un determinato sport sono quei gesti e quei modi di muoversi [NB: e di pensare!] finalizzati al controllo della palla e allo sviluppo regolare del gioco.

Tutti i fondamentali della pallavolo (con una sola eccezione) si basano su gesti innaturali; da qui la difficoltà all'approccio e la necessità di allenarli in modo continuo e intensivo.

I fondamentali della pallavolo sono: il servizio, il bagher, il palleggio, l'attacco, il muro... che a loro volta si specializzano in bagher di ricezione, di difesa, di appoggio, piuttosto che palleggio di appoggio, di alzata, d'attacco...

Il servizio o battuta è un fondamentale offensivo: è la prima azione d'attacco della squadra

Dal punto di vista “tecnico” esistono tre tipi diversi di servizi, i quali non si differenziano tra loro per la quota da terra a cui il pallone viene colpito (dal basso, dall'alto, piuttosto che in salto), bensì dalla traiettoria che la palla assumerà.

In base alla tecnica di battuta scelta, potremo ottenere un servizio:

- di potenza (o 'top spin')

- flottante

- di precisione

Dal punto di vista “timing” la tecniche di battuta di precisione e flottante sono l'eccezione. O meglio: si dividono anch'esse in 4 tempi, ma i primi due sono gestiti a palla ferma, per cui il gesto in sé è scandito da solamente 2 tempi (il 3° e il 4°): l'entrata e l'uscita!

Le tre tecniche di servizio, descritte nei post tecnici appositi, sono concettualmente diverse tra loro e quindi prevedono tre gesti diversi

 il gesto della battuta è spesso sottovalutato nelle conseguenze fisiche per l'atleta che lo esegua non correttamente, per cui occorre prestare molta attenzione a come lo eseguono i principianti.

Il principiante, ma mi capita di notarlo anche nell'atleta un po' più evoluto/a, non sempre riesce a recepire immediatamente la 'sottigliezza' concettuale delle differenze tecniche tra i tre tipi di servizio, andando così a ricercare da subito il proprio 'colpo di sicurezza', quello cioè che gli permetta di superare la rete con la massima certezza possibile, spesso mescolando (più o meno volutamente) le varie tecniche di battuta.

Risultato? Già dopo pochi tentativi l'atleta comincerà ad accusare dolori lombari che, se non corretti in tempo, non solo lo porteranno a non dominare una perfetta tecnica di servizio, ma il dolore lombare tenderà a cronicizzare. Certe volte non risulta utile neppure cominciare l'insegnamento del servizio da una minor distanza da rete, per poi procedere progressivamente all'allontanamento dell'atleta, poiché con l'allontanamento da rete del giocatore, comunque si insinueranno in lui i timori di non riuscire a superarla.

In questo contesto, l'inserimento nel 1999 del punteggio ReallyPointSystem è stato assolutamente deleterio:

all'errore in battuta, oggi corrisponde il punto perso della propria squadra (psicologicamente non accettabile, soprattutto per chi sa in partenza di non possedere ancora un colpo di battuta che gli permetta di superare con relativa facilità la rete). Ed è da tener conto che da regolamento non è più possibile usufruire neppure del secondo 'tentativo di servizio', per cui l'atleta dovrà colpire il pallone a prescindere, anche se il suo lancio non è stato preciso (a profondità e ad altezza giusta, in corrispondenza della spalla relativa alla mano che batte).

Quindi mi raccomando:

se una/un vostra/o atleta, dopo un attacco piuttosto che dopo una battuta o un muro ecc, viene a riferirvi che le/gli fa male la schiena (dolore lombare), chiedetele/gli di mostrarvi prima di tutto una battuta e controllate attentamente la stabilità del suo bacino al momento del colpo!

Ah, dimenticavo... naturalmente, se le battute hanno quei tre determinati nomi, è perché esse saranno efficaci solo se il risultato della traiettoria sarà coerente al nome della battuta stessa:

la battuta di potenza è efficace solo se sarà potente,

la battuta flottante è efficace solo se la palla flotterà,

la battuta di precisione è efficace solo se la palla arriverà precisa sul punto voluto e con la parabola voluta.